Cosa sono le gravine di Puglia
Le gravine di Puglia sono uno dei tanti esempi di carsismo epigeo, ovvero il frutto dell’erosione dell’acqua sulla roccia calcarea che costituisce la regione Puglia. Si tratta di una vera e propria azione chimica dell’acqua sulla roccia calcarea. Le gravine di Puglia sono pertanto dei solchi, anche molto profondi, scavati dall’acqua nella roccia calcarea. Le gravine in Puglia possono raggiungere spesso una profondità di oltre 100 metri con un aspetto ed un paesaggio che può ricordare quello dei canyon. Quando i solchi non superano una decina di metri di profondità si parla invece di lame, le quali spesso si trovano alle estremità delle gravine stesse.
Le gravine sono quindi delle formazioni naturalistiche spettacolari che alla sola vista creano un effetto stupefacente al cui cospetto ci si sente piccoli piccoli. Le gravine di Puglia sono collocate tra l’altopiano delle Murge ed il Golfo di Taranto, cioè nell’arco ionico della Puglia.
Sul fondo delle gravine pugliesi è possibile scorgere anche qualche ruscello o torrente di portata variabile a seconda dei periodi dell’anno sino a scomparire del tutto ed essere asciutti nella stagione estiva. Proprio in virtù del fatto che la terra delle gravine presenta acqua, in ragione dell’approvvigionamento idrico, da sempre l’uomo ha frequentato tali gravine. In quasi tutte le gravine in Puglia infatti sono presenti dei veri e propri villaggi rupestri o grotte di antica frequentazione. La Puglia, quindi, in particolar modo la Terra delle Gravine, pullula di queste formazioni carsiche le quali spesso sono meta di molti dei nostri itinerari a piedi ed escursioni di trekking.
Gli itinerari più belli e le escursioni di trekking più interessanti nelle gravine della Puglia:
La gravina di Ginosa cinge a ferro di cavallo tutto il centro storico, formando due distinti villaggi rupestri: il rione Casale e Rivolta. Il primo è stato danneggiato dal terremoto del 1857; il rione Rivolta, invece, è un villaggio trogloditico composto da 66 grotte suddivise su 5 piani, comunicanti tra di loro con una rete di scale e sentieri. In questo villaggio rupestre sono collocate le chiese di Santa Barbara e Santa Sofia.
La gravina di Laterza è il più vasto canyon europeo, dichiarato oasi naturale protetta. Qui nidifica il capovaccaio e la cicogna nera. La Lipu qui si occupa dei progetti a salvaguardia dell’avifauna presente nella gravina di Laterza. Quella di Laterza è sicuramente la più spettacolare gravina dal punto di vista paesaggistico con i suoi meandri e le sue dimensioni enormi!
A Mottola c’è la gravina di Petruscio, nella quale si trova rete di grotte comunicanti tra di loro, scavate all’interno del banco tufaceo. La casa dell’igumeno, la cattedrale, la cripta di San Nicola. Intorno alla gravina di Petruscio sono disseminate invece le mirabili grotte di Dio, ovvero delle chiese rupestri riccamente affrescate, tra le più belle di Puglia.
Il Parco Naturale Regionale Terra delle Gravine
La città di Massafra è circondata da diverse gravine, ma la più emblematica è la gravina di San Marco, che divide in due la cittadina, definita la Tebaide italiana proprio per il fatto che al suo interno si trovano tantissime grotte. A Massafra c’è poi la gravina della Madonna della Scala con la famosa farmacia del Mago Greguro.
Anche Castellaneta ha una gravina molto profonda ed imponente. Si tratta della Gravina Grande di Castellaneta che, insieme ad altre gravinelle può regalare bellissime sorprese ma soprattutto spettacolari punti di vista sul centro storico di Castellaneta, costruito proprio a picco su uno dei due versanti della gravina stessa.
Una escursione nella gravina di Palagianello regala delle visioni e prospettive molto belle sull’abitato del piccolo paese. Attraversando la gravina si possono vedere diverse chiese rupestri ed il ponte che attraversa proprio la gravina.
A Grottaglie si trovano diverse gravine profonde circa 40 metri, arricchite dalla presenza di diverse cripte, chiese rupestri e grotte; ma ce n’è una in particolare che è la più bella di tutte e presenta in alcuni periodi dell’anno anche una cascata. Stiamo parlando della Gravina di Riggio, un vero scrigno di biodiversità.